Description
Il volume intende presentare l’intervento dell’Università Cattolica in Afghanistan dal 2009 al 2013 e le lezioni apprese in questi anni affinché gli interventi del CeSI, Centro di Ateneo per la Solidarietà Internazionale, escano rafforzati e possano avviare forme di cooperazione sempre più efficaci e sostenibili in aree di crisi. Il particolare contesto di lavoro – l’Afghanistan – era nuovo non solo per l’Università ma anche per i diversi attori coinvolti – civili e militari – in una situazione di perdurante conflitto diffuso, in cui avveniva il lento percorso di stabilizzazione del Paese e di supporto alla popolazione. Il CeSI ha scelto di partecipare a questa impresa, con grande autonomia economica e organizzativa, promuovendo progetti a sostegno della popolazione locale, con particolare attenzione alle donne. Il libro riporta alcuni temi specifici e cruciali per la comprensione degli interventi. Riccardo Redaelli fornisce un quadro della situazione geopolitica dell’Afghanistan che è stato il teatro delle iniziative di ISAF - International Security Assistance Force, nel cui ambito operava il PRT italiano di Herat con il quale sono state svolte la maggior parte delle attività di cooperazione. La particolarità della CiMiC - Civil Military Cooperation e, nello specifico, della straordinarietà delle iniziative del CeSI è messa a tema da Matteo Vergani e discussa, anche in chiave personale, da Marco Urago per i particolari riflessi che la relazione tra organizzazione civile e organizzazione militare ha avuto nel dipanarsi delle attività di cooperazione. Antonella Cassano e Francesca Zambito illustrano i progetti realizzati, Francesca Rizzoli infine descrive i lavori svolti in questi anni insieme agli studenti dell’Università di Herat.