Description
Nell’ultimo decennio sono aumentate esponenzialmente le riflessioni relative alla mediazione, uno dei più antichi metodi di risoluzione dei conflitti, che questo volume mette a tema nelle forme della mediazione familiare e della mediazione comunitaria. L’una, come è noto, affronta soprattutto i problemi innescati dalla separazione coniugale; l’altra ha uno spettro di intervento più ampio e può prendere in considerazione i diversi conflitti, latenti o manifesti, che si verificano in una comunità. Cosa le accomuna e perché considerarle in modo congiunto? Sono queste le domande di fondo e anche la sfida a cui i saggi qui riuniti cercano di dare risposta.Il filo rosso che li attraversa è la convinzione che la tensione ideale di un intervento di mediazione sia la salvaguardia del valore simbolico dei legami, siano essi familiari o sociali. In un processo di mediazione non ci sono infatti solo persone in conflitto ma vi è anche il loro legame e la storia di esso, che richiede di essere accolta e, per quanto possibile, ripresa e riaffermata nelle sue potenzialità generative. La proposta della mediazione sta nel cercare di trasformare rapporti cristallizzati nel conflitto o nell’indifferenza reciproca in relazioni creative, non destinate a perpetuarsi in modo ripetitivo, ma aperte alla possibilità di rinnovarsi.Le indicazioni e i riscontri empirici mostrano come la mediazione possa rappresentare per la nostra cultura una notevole opportunità. Un’alternativa alla logica del conflitto e alle soluzioni impositive, che di solito vengono perseguite per il suo superamento. È anche una sfida al codice individualista che informa l’anima della nostra vita sociale. In ciò si ritrova il senso ultimo del lavoro di mediazione, l’impegno e la responsabilità da parte della comunità – di cui il mediatore è il rappresentante simbolico – per la cura dei legami. Solo così è possibile tentare di arginare gli esiti disgreganti e mortiferi che le conflit-tualità umane spesso producono.