Description
«È primo pomeriggio quando i grattacieli di Tokio iniziano a oscillare. I giapponesi sono abituati alle scosse, ma questa è diversa. Venerdì 11 marzo 2011 Fukushima, “l’isola fortunata”, sta per essere abbandonata dalla buona sorte. Sulle coste nordorientali del Giappone si abbattono gigantesche onde di tsunami che devastano la centrale di Fukushima Daiichi. È l’inizio di una nuova crisi nucleare “che non poteva accadere” e che, sotto molti aspetti, appare gestita nel peggiore dei modi.»Quella dell’energia nucleare è una grande questione della nostra epoca che vede scienza, storia e politica intrecciarsi come in pochi altri casi. Anche il livello di coinvolgimento individuale è alto perché, a due anni dall’incidente di Fukushima – se mai ci fossimo dimenticati di Chernobyl – è chiaro a tutti che le scelte di oggi riguardano anche le generazioni future.Nei primi decenni del Novecento, quando si compirono le scoperte decisive sull’atomo, i termini della “questione nucleare” erano molto diversi: fino agli anni Trenta, la radioattività era considerata la soluzione a tutti i mali e il nucleo dell’atomo una fonte di inesauribili potenzialità che aspettavano solo di essere studiate e colte. Poi arrivò la seconda guerra mondiale, con Hiroshima e Nagasaki e la cautela si impose.Con la diffusione delle centrali nucleari in tutto il mondo i cittadini hanno cominciato a chiedere di partecipare attivamente alle decisioni in tema energetico e ambientale, ma non sempre il quadro generale è chiaro e le informazioni precise.Questo libro offre una mappa per orientarsi nell’intricata querelle sull’impiego dell’energia nucleare e restituisce la pluralità dei punti di vista sulle questioni aperte, aiutando il lettore a prendere una posizione, favorevole o contraria, ma senz’altro informata.