Descrizione
Perché mai Nietzsche descriveva il suo Così parlò Zarathustra come un “libro sacro”, per l’esattezza un “quinto vangelo”?
E perché, al contempo, lo definiva il “dono più grande” mai fatto all’umanità?
Quale dono immaginava di offrire?
E cosa si attendeva in cambio?
Un percorso costellato dai temi del sacrificio e dell’ospitalità, dall’idea di amico e nemico, di ospite e straniero, di amore compassionevole e amore affermativo, in cui Corriero mostra l’originalità del dono di Zarathustra e le dinamiche che innesca, in continuità con ciò che ancora vale del cristianesimo e può costituire una risorsa per nuove forme di relazione e convivenza.
Biographical notes
<p><strong>Emilio Carlo Corriero</strong> insegna Filosofia della religione e Antropologia filosofica per il corso di laurea in Filosofia dell’Università di Torino.<br />Fra i suoi libri più recenti <em>The Absolute and the Event. Schelling after Heidegger</em> (Bloomsbury, 2020) , <em>Il dono di Zarathustra. La ‘lieta’ novella di Nietzsche</em> (Rosenberg & Sellier, 2019) e la nuova edizione di <em>Vertigini della ragione. Schelling e Nietzsche</em> (Rosenberg & Sellier, 2019).</p>