Description
Walter Benjamin è stato un pensatore anti-filosofico e anti-sistematico. E Fredric Jameson, il più grande critico americano vivente, ne conosce alla perfezione non solo gli scritti, ma anche le ambiguità. Tanto da offrirci una sorprendente lente di lettura di tutte le sue principali opere e di un gran numero di recensioni di libri, note, lettere, che ne rivelano, oltre allo spessore concettuale, l’inclinazione ineludibile nei confronti della scrittura. Dagli articoli più brevi ai progetti più ambiziosi, dai saggi arcinoti come Baudelaire o L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica ai frammenti postumi, in questo repertorio di documenti e rivelazioni, di enigmi e contraddizioni, non cessa di stupire la coesistenza di campi linguistici e codici tematici apparentemente inconciliabili, la tensione mai domata tra il lato mistico o teologico e la vocazione politica e storica, che rende Benjamin ancora oggi riferimento imprescindibile di ogni indagine sul capitalismo odierno. Le analisi di Jameson dei concetti di gioco e di spazio, di esperienza e città, di massa e citazione si snodano attraverso un “corpo a corpo” da cui non esce certo un Benjamin facile, ma finalmente scrivibile.
Biographical notes
Fredric Jameson, critico letterario e teorico della cultura, è professore di Letteratura comparata presso la Duke University. Nel 2008 ha ricevuto l’Holberg International Memorial Prize. Tra le sue tante opere tradotte in italiano: Firme del visibile: Hitchcock, Kubrick, Antonioni (Donzelli, 2003), Una modernità singolare. Saggio sull’ontologia del presente (Sansoni, 2003), Postmodernismo, ovvero La logica culturale del tardo capitalismo (Fazi, 2007), Il desiderio chiamato utopia (Feltrinelli, 2007), Raymond Chandler. L’indagine della totalità (Napoli, 2018).
Flavia Gasperetti vive a Roma, dove traduce e scrive. Ha collaborato con racconti, recensioni e articoli a diverse testate, tra cui «pagina 99» e «il manifesto».
Flavia Gasperetti vive a Roma, dove traduce e scrive. Ha collaborato con racconti, recensioni e articoli a diverse testate, tra cui «pagina 99» e «il manifesto».