Description
Nel centenario della nascita di Federico Caffè vengono riproposti, con due nuovi saggi, gli interventi dell'economista in difesa di un'azione pubblica volta a una "civiltà possibile", della quale lo stato sociale – il welfare state del titolo – non può non essere un tassello fondamentale. Con rigore teorico ma senza tecnicismi lo studioso affronta temi oggi di grande attualità, argomentando come siano obsolete le tesi di chi in economia periodicamente rispolvera – talvolta inconsapevolmente, talaltra con atteggiamenti che rasentano il plagio – argomenti datati, «anche se ovviamente con gli affinamenti e le sofisticazioni formali che non mancano mai in casi del genere». Il messaggio conduttore del libro è il costante invito di Caffè a guardare al mercato non come un modello ideale e astorico ma "nella sua realtà concreta", rifuggendo dalle semplificazioni e prestando attenzione al peso che su di esso esercitano gli interessi costituiti, nazionali e internazionali. È lo stesso invito a vedere il pensiero keynesiano come «una rivoluzione intellettuale incompiuta e non come condensato di precetti suscettibili di essere adoperati senza tener conto del modificarsi delle vicende storiche!». La prospettiva adottata dall'Autore è quella di interpretare sia i fenomeni economici sia la lettura che ne danno gli studiosi senza rinunciare ad alcuni "punti fermi", riassumibili in «una visione del mondo che affida alla responsabilità dell'uomo le possibilità del miglioramento sociale».