Una vita giocata ai dadi. Un'improbabile via di fuga dall'autodistruzione. Un'attesa alienante a una fermata della metropolitana milanese. Un incontro fugace dall'esito inatteso. Sono questi alcuni degli elementi di un racconto nerissimo di Luca Bonzano. "Avrei dovuto pensarci all'ennesimo "doppio 1" sui miei dadi. Sssss, Sssss, Sssss. Più che rotolare sul tavolo da gioco, i maledetti sembrava strisciassero, sibilando. Doppio uno, doppio uno, doppio uno. Sssss, Sssss, Sssss. All'infinito, fino alla fine del mio credito. 1 su un dado, 1 sull'altro. Sssss, Sssss, Sssss. Occhi di serpente, a Seven Eleven la mano perdente di lancio di dadi."