Description
"Non ci abitiamo mai completamente
spesso siamo un sottano
a volte una villa con giardino
raramente siamo casa e bottega
arredata con gusto."
In un mondo alla deriva, in cui le azioni umane ci hanno posto fuori dal cerchio della vita stabilendo gerarchie e ruoli, originando ogni forma di potere, disuguaglianze, discriminazioni, nuove schiavitù, guerre, catastrofi ambientali, esiste ancora un futuro per l'essere umano?
La variabile umana indaga il concetto di umanità e le sue forme. Prendendo in prestito il gioco infantile Nomi, cose, città, riporta in vita il bambino perduto in ognuno di noi, quello che inventava mondi e che invece da adulto costruisce e distrugge, comanda e soccombe, crea e fossilizza, parte libero e arriva alla meta dentro gabbie invisibili.
Le poesie di Elisabetta Stragapede tengono in mano un filo perduto, quello della parola che ci accomuna tutti e ci proietta oltre il nostro tempo di vita, generando un canto liberatorio capace di riconnetterci con l'armonia dell'universo e, soprattutto, con la speranza.