Description
Il riscaldamento globale è la grande questione ambientale di questo secolo. La scienza è chiara: entro pochi decenni, dobbiamo rottamare l’attuale sistema energetico e costruirne uno basato su efficienza facendo con la rapidità necessaria, continuiamo a rinviare e ad accumulare ritardi. È ormai evidente che la paura e il senso di colpa non sono stati efficaci nel motivare le persone, le imprese, la politica e la società a modificare i propri comportamenti. La minaccia senza la speranza porta infatti a un pessimismo cupo che rende difficile la scoperta, l’analisi e il sostegno alle alternative possibili. La spinta per superare questa paralisi può venire dal riuscire a scorgere un altro futuro possibile. La nuova edizione di Il clima è (già) cambiato fa il punto sui progressi e le battute d’arresto che si sono alternati negli ultimi tre anni nella complicatissima e maledettamente grave faccenda del riscaldamento globale. Perché se è vero che il tempo è sempre più scarso – la “buona” notizia in meno rispetto alla prima edizione – è anche vero che, come scrive Stefano Caserini, “la storia di come gli esseri umani del XXI secolo hanno cambiato il clima del pianeta è in buona parte ancora da scrivere. Le scelte che faremo nei prossimi decenni contano assai”
Biographical notes
Stefano Caserini svolge da anni attività di ricerca nel settore dell’inquinamento dell’aria, e di recente si è occupato delle strategie di riduzione dei gas climalteranti e della comunicazione del problema dei cambiamenti climatici. Titolare del corso di Mitigazione dei cambiamenti climatici al Politecnico di Milano, è autore di numerose pubblicazioni scientifiche e divulgative. Ha pubblicato nel 2008 il libro A qualcuno piace caldo (Edizioni Ambiente), nel 2009 Guida alle leggende sul clima che cambia (Edizioni Ambiente), nel 2012 Imparare dalle Catastrofi (Altra Economia, con Enrico Euli), nel 2013 Aria Pulita (Bruno Mondadori) e nel 2016 la prima edizione di Il clima è (già) cambiato. È direttore responsabile e co-direttore scientifico della rivista Ingegneria dell’Ambiente. È autore e interprete di “A qualcuno piace caldo – Incontro spettacolo sul clima che cambia”, e ha fondato il sito climalteranti.it, da anni il riferimento essenziale sui temi dei cambiamenti climatici.