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Description
Tra le pagine si intuisce la sintesi storica di un percorso esistenziale e scientifico disegnato entro l’articolazione dei singoli contributi. Momenti di riflessione e di ricerca scientifica armonizzati dall’impostazione ipertestuale, che realizza piani di ricerca spazio-temporali trasversali, in una visione demografica che tutto abbraccia, costituendo il collettivo dei protagonismi critici da cui far muovere e osservare la Storia. Impostazione condotta senza settorialità e/o accademismi intellettualistici e quindi priva di schemi e di categorie di varia provenienza, con la creatività che i linguaggi dell’informatica che, strutturata secondo le logiche linguistiche della comunicazione forgiata sulle grammatiche generative, divengono Humanities Computing o Digital Humanities, secondo paradigmi culturali e scientifici di analisi dell’informazione e della conoscenza anche umanistica. Forma che permette al contenuto di proiettarsi sullo sfondo di una visione storica ed esistenziale socio-economica e politica, in cui dovrebbe prevalere senza riserve l’attenzione all’individuo persona, sollecitata a osservare per capire e illuminare con competenza e pensiero critico il cammino della propria vita. Vita vissuta con intelligenza perché ciascuno è parte significativa di un qualche sistema, funzionante e positivo finché tende a realizzare il bene comune.Marco Schirru (Cagliari, 1944), si è laureato all’Università degli Studi di Cagliari con una tesi sulla Demografia Storica. Ha insegnato informatica nella Facoltà di Magistero e nella Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Cagliari. Con la CUEC ha pubblicato, tra le altre, Lo spazio e il tempo della memoria e della intelligenza (2001), Informatica e Multimedialità (2007), Informatica Computer Grafica Linguaggi Comunicazione: un icastico pamphlet (2011), Gli Status Animarum in Sardegna. Le fonti della demografia storica (2013).