Description
Il libro si occupa dei discorsi, delle pratiche e delle rappresentazioni che riguardano le consuetudini giuridiche albanesi, note con il nome di «Kanun». Queste sono state oggetto, nel corso dell’ultimo secolo, sia di una mitizzazione che le ha portate a incarnare per un certo periodo gli ideali romantici della fiera e valorosa gente di montagna sia, al contrario, di una demonizzazione che le ha dipinte come residui di una barbara cultura della violenza. La questione «Kanun» e i comportamenti che si legano a una sua reinterpretazione non si possono liquidare senza cercare di comprenderne le motivazioni. Alla base di pensieri e azioni c’è un modo di intendere la vita, le relazioni e i valori che sta subendo notevoli trasformazioni dovute ai veloci sconvolgimenti storico-politici degli ultimi decenni e alle conseguenze che questi cambiamenti hanno portato con sé, vedi l’au-mento delle relazioni sociali, l’allargamento degli orizzonti e la possibilità di libero movimento. Attraverso lo studio delle fonti e l’analisi della struttura delle consuetudini, questo libro esplicita i fondamenti teorici che ne stanno alla base e le determinazioni concrete che hanno assunto nel corso dei secoli, fornendo gli strumenti necessari per avvicinarsi con meno pregiudizi a questo complesso universo simbolico.