Description
Martin ha appena compiuto 41 anni. Va a Parigi per incontrare una grande produttrice cinematografica che vuole adattare uno dei suoi romanzi per un film rivoluzionario. A casa di Joachim, l’amico artista che lo ospita, scopre una curiosa «macchina del tempo». Martin ci entra dentro, ci si addormenta e fa un salto indietro di 29 anni, trovandosi di fronte a un se stesso di 12 anni. Il giorno dopo, quando incontra la produttrice, tutto va in pezzi. Il film salta, l’anticipo ricevuto si trasforma in un pagamento per servizi diversi, trasloco, assistenza alla sorella matta della produttrice e altro ancora. Intanto però, dopo quella prima notte, Martin non riesce a fare a meno, dopo tutte le successive notti, di incontrare il se stesso ragazzino, che ascolta e a cui dà consigli, che ricostruisce e decostruisce passato e futuro, e pian piano la vita reale e la vita sognata diventano per entrambi qualcosa di completamente destabilizzante, anche se molto, veramente molto divertente. Un romanzo sfasato, spiazzante, ricco dell’intelligente ironia e della incontenibile energia narrativa tipiche di Martin Page, che lancia qui un’appassionata risposta al pessimismo e alla paura e una difesa dell’immaginazione come essenziale arma per vivere.
Biographical notes
Martin Page è nato a Parigi nel 1975 e vive a Nantes. È autore di numerosi romanzi tra cui Come sono diventato stupido, Una perfetta giornata perfetta (entrambi editi da Garzanti) e L'apicoltura secondo Samuel Beckett (Clichy), tradotti in numerose lingue e che lo hanno reso un vero e proprio autore di culto. Dal 2011 scrive anche sotto lo pseudonimo di Pit Agarmen (anagramma di Martin Page).