Description
Anni fa, in un dipartimento di fisica dell’Iowa, un gruppo di ricercatori studiava il plasma, l’elusivo quarto stato della materia che avvolge il pianeta, proteggendolo da forze cosmiche potenzialmente catastrofiche. Nessuno di loro, tuttavia, aveva percepito nei corridoi dell’istituto la presenza di un’altra forza oscura, stavolta tutta di origine terrestre, dalla quale sarebbe stato impossibile difendersi. Tempo dopo, Jo Ann Beard, che dei fatti era stata testimone, avrebbe deciso di ricostruirli, disponendo quella storia atroce al centro di una piccola galassia di racconti autobiografici – come un buco nero che, da un momento all’altro, minacciasse di inghiottirli. Il risultato – questo libro diverso persino da se stesso – è qualcosa cui una pagina dopo l’altra ci si scopre, con stupore, impreparati: un album fatto di dodici lunghe canzoni narrative, a volte cupe, a volte luminose, a volte struggenti, a volte acide. Ma tutte, già al primo ascolto, impossibili da dimenticare.
Biographical notes
Jo Ann Beard è nata a Moline, in Illinois. Rifiutato da gran parte degli editori, il suo racconto d’esordio, Il quarto stato della materia, è uscito sul «New Yorker» nel 1996, acquisendo all’istante lo statuto di una leggenda. A differenza di molti colleghi, Beard lascia passare, fra un libro e l’altro, il tempo necessario. Dopo questo volume– uscito nel 1999 col titolo The Boys of My Youth –ha infatti pubblicato solo un romanzo (In Zanesville, 2012) e una seconda raccolta di saggi autobiografici (Festival Days, 2021).