Description
La parola «strega» evoca da sempre immagini contrastanti: c'è chi pensa a una megera in grado di gettare malefici, chi a una maliarda pronta a sedurre gli sprovveduti, chi a una potente fattucchiera capace di evocare spiriti maligni e scatenare le forze della natura. Nella storia sono esistite donne che praticavano la magia oscura, ma la maggior parte delle cosiddette «streghe» altro non erano che persone «diverse». Spesso erano donne sole, malate, emarginate, vittime di delazione. Vedove a cui si volevano espropriare i beni. Levatrici, curatrici, esperte di erbe dotate di una sapienza antica che mettevano a disposizione del prossimo, suscitando l’ostilità di chi vedeva nel loro «potere» una minaccia per la società patriarcale. Fino alla metà del XIV secolo le condanne per le «streghe» si limitavano a pene pecuniarie o penitenze. Successivamente, si diffuse sempre più la convinzione che fossero emissarie del demonio, quindi eretiche o, ancora peggio, apostate.
Questo volume ne esplora il mondo, la psicologia, le capacità e le presunte colpe, attraverso riferimenti storici e aneddoti, intervallati da racconti più personali, perché la narrazione è il medium più indicato per mettersi nei panni di queste «donne magiche» e provare a vivere in prima persona le vicende di cui sono state protagoniste.
Biographical notes
Francesca V. F., monzese di nascita, vive da anni a Colico, sul lago di Como. Ama viaggiare, cucinare, leggere, fotografare e, soprattutto, adora la sua famiglia, umana e felina. Scrive per passione e perché ha la testa piena di storie che vogliono uscire. Il suo tema preferito sono le streghe, a cui si interessa da quando ha memoria.