Description
Mai come oggi le disuguaglianze sociali aumentano proprio mentre le tecnologie digitali garantiscono un accesso alla conoscenza libero e collaborativo. L’accresciuta disponibilità di dati favorisce la concentrazione di potere e ricchezza e la datificazione rafforza il vantaggio materiale di chi è in grado di processare il diluvio di informazioni, trasformando il soggetto in un mero riduttore di entropia, propenso a delegare all’automatismo degli algoritmi la legittimazione delle decisioni prese, di cui non sa più assumersi la responsabilità.
Osservando un processo ventennale, il volume prova a individuare tre percorsi di trasformazione nelle condizioni sociali che incorniciano la datificazione come attività culturale, cognitiva e comunicativa.
Biographical notes
Sabino Di Chio è ricercatore di Sociologia dei processi culturali e comunicativi nel Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro. I suoi interessi di ricerca includono le conseguenze sociali dell’innovazione digitale, le trasformazioni della temporalità nelle società tardo moderne e le implicazioni culturali del gambling come fenomeno di massa. È condirettore di “Iconocrazia”, rivista scientifica online di scienze politiche e sociali, e ha già pubblicato Tempo irreale (2015).