Description
Negli ultimi anni dell’intensa e prolifica attività di scrittore e regista di Pier Paolo
Pasolini, la dialettica fra passato e presente
diviene drammatica: condanna i lineamenti
della contemporaneità che continua a vivisezionare nei suoi scritti ma che rifiuta
di filmare nel suo cinema. Negli ultimi cinque anni, dal 1970 al 1975, realizza sei lungometraggi. Uno dei “fili rossi” che li
accomuna è il rifiuto del presente, di filmare
e raccontare l’Italia contemporanea. Un
rifiuto che ha ragioni profonde e che contrasta con gli articoli “corsari” e “luterani” che scrive proprio in quegli anni sul Corriere della sera e Il Mondo e col romanzo che lascerà incompiuto Petrolio. Ma a quale passato pensava Pasolini? Quali erano i connotati, anche fisici e concreti, del mondo che rimpiangeva così disperatamente? È probabile che le ragioni più profonde del perché il suo pensiero e la sua figura continuino ad avere una tormentata attualità anche a distanza di quarantasette anni dalla sua morte si celino proprio in questa dialettica fra nostalgia e condanna. Questo libro tenta di spiegare le ragioni contraddittorie e complesse di questa visione della realtà, che è all’origine dell’ultimo, fervido e importante periodo dell’arte pasoliniana.
Biographical notes
Roberto Chiesi, critico cinematografico e responsabile del Centro Studi – Archivio Pasolini della Cineteca di Bologna, è membro del comitato direttivo della rivista internazionale Studi pasoliniani e del comitato di
redazione del periodico Cineforum, inoltre è collaboratore del programma radiofonico di RAI3 Wikiradio. Scrive per i periodici Segnocinema e Cinecritica. Ha curato l’edizione dvd di dieci film della collana Bergman Collection per BIM e, per le edizioni Cineteca di Bologna, de La rabbia (2008), Appunti per un’Orestiade africana (2009, dvd e libro), Fuoco! Il cinema di Gian Vittorio Baldi (2009), L’Oriente di Pasolini (2011), Accattone (2015), Il mio cinema (2015) e l’edizione dvd di Salò o le 120 giornate di Sodoma (2015). È autore o curatore, fra gli altri,
anche dei libri Hou Hsiao-hsien (Le Mani, 2002), Jean-Luc Godard (Gremese, 2003), Pasolini, Callas e Medea (FMR, 2007), Il cinema noir francese (Gremese,2015), Cristo mi chiama ma senza luce. Pier Paolo Pasolini e Il Vangelo secondo Matteo (Le Mani, 2015), «8 ½» di Federico Fellini (Gremese, 2018), Il cinema di Ingmar Bergman (Gremese, 2018), Tutto Pasolini (co-curatela, Gremese, 2022), Pier Paolo Pasolini – Folgorazioni figurative (co-curatela, Cineteca di Bologna, 2022) e Pasolini e Bologna. Gli anni della formazione e i ritorni (co-curatela, Cineteca di Bologna, 2022).