Kim

Editore:
Anno:
2022
ISBN:
9788836271283
DRM:
Social DRM

€4.99

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Description

Kim è il romanzo con cui Rudyard Kipling vince il premio Nobel per la letteratura nel 1907. La storia si sviluppa sullo sfondo del “Grande Gioco”, il conflitto politico tra Russia e Impero Britannico nell’Asia centrale, sviluppatosi dopo la seconda guerra anglo-afghana. Si caratterizza per i dettagliati ritratti dei personaggi, della cultura e delle varie religioni presenti nel subcontinente indiano. In questo splendido volume, gli acquerelli del maestro Sergio Tisselli, guidati abilmente dai testi di Valerio Rontini, riportano in vita le atmosfere del romanzo e la spiritualità dei personaggi in una fedelissima ricostruzione storica di scenari, costumi e ambienti. «Sull’albero del destino ci sono milioni di foglie… Su ognuna è inciso quello di ogni essere vivente.» «L’India raccontata nel romanzo di Kipling è il Paese precursore di quella commistione di popoli che nel xx secolo, con la globalizzazione, si propagherà in tutto il mondo. Vederlo attraverso gli occhi di un bambino che diventa uomo ci dà la possibilità di cogliere le tante sfumature che offre tale condizione: c’è la lotta per il potere fra i diversi paesi colonialisti, la straripante natura, la spiritualità diffusa. Un mondo che può essere ricco e meraviglioso se solo si è capaci di respirarne l’allegria e la magia delle persone più diverse. Se si è inclini a cercare il meglio, il bello e il bene comune. Il padre di Rudyard, John Lockwood Kipling, fu un ottimo pittore e anche direttore del museo di Lahore, insieme al figlio girò in lungo e in largo il paese proprio con questo spirito. Anche Sergio Tisselli soggiornò un mese in India, venendo a contatto con insegnanti della Università delle Belle Arti di Benares, ritraendo dal vivo genti, monaci e paesaggi di quella terra. Fu ospite di santoni e anche del decaduto ràjah nel suo fatiscente palazzo ormai invaso dalle scimmie. Sergio respirò appieno l’atmosfera di quei luoghi e tornò da quella maestosa nazione con la voglia di rendere il giusto tributo ad un romanzo troppo spesso raccontato, nelle varie riduzioni anche cinematografiche, solo coi toni tipici dell’avventura.» (dall'introduzione di Valerio Rontini)



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