Description
In questa ricerca l’autore mette in gioco una variazione dell’orizzonte fenomenologico articolato nei precedenti volumi, prendendo in esame una vasta porzione della storia del cinema, assunta in base alla rilevanza delle opere considerate e a una serie di contingenze personali della fruizione. A partire da un interesse crescente che verte sul nesso tra cinema e filosofia, il saggio prende in esame i luoghi tematici del materialismo e dello spiritualismo, dell’astrazione, della metafisica e del surrealismo, dell’epos e dei caratteri della fabula, dell’immissione delle altre arti nel cinema e della relazione tra parola e immagine. Nell’intreccio di questi temi la problematica gnoseologica ed estetica del rapporto tra la coscienza e le condizioni reali, assume un senso peculiare legato in modo stringente alle indagini che l’autore ha dedicato alla dimensione dell’arte.
Biographical notes
Paolo Landi è nato a Livorno nel 1953. Tra le sue precedenti opere figura un’indagine fenomenologica articolata in sedici volumi, che comprende le seguenti monografie: Dell’insieme totale (“Giornale di Metafisica”, 2001-2004), Per una teoria dell’arte (2007), L’esperienza e l’insieme totale (2009), Idee per una semiologia fenomenologica (2014), Soggetto e mondo nel cinema di Pasolini (2017). Per Mimesis ha pubblicato Lineamenti di una fenomenologia dell’arte (2019), Principi di un realismo fenomenologico (2020) e L’uno, le parti e il tutto (2021). È inoltre autore di numerosi articoli sul cinema, larga parte dei quali è apparsa su “Cinemasessanta” e “Cinecritica”.