Description
«La migrazione è una caratteristica permanente della storia globale, che può essere utilizzata come strumento attraverso cui interpretare gli eventi in un dato contesto, o in uno spazio, appunto globale. Ripercorrere la storia della migrazione italiana nello spazio europeo significa utilizzarla non solo come elemento della costruzione del processo di integrazione europeo, ma soprattutto come tema all’interno di una gerarchizzazione di questioni che vedono l’emigrazione quale elemento centrale del processo di integrazione, che tuttora è in costante divenire».
Biographical notes
Toni Ricciardi è storico delle migrazioni presso l’Università di Ginevra. Codirettore della collana «Gegenwart und Geschichte/Présent et Histoire», componente del Comitato scientifico del Rapporto Italiani nel Mondo della Fondazione Migrantes, membro del Comitato editoriale di «Studi emigrazione» e «Altreitalie». nel 2011 ha vinto il Premio «Sele d’oro-mezzogiorno», Rai-Svimez, per gli studi sullo sviluppo nel mezzogiorno. È tra gli autori del primo Dizionario enciclopedico delle migrazioni italiane nel mondo (Ser, 2014). Ha scritto, tra gli altri, Associazionismo ed emigrazione (Laterza, 2013), L’imperialismo europeo (Corriere della Sera, 2016), Suchard: un colosso dalle mani migranti (con I. Pellegrini e S. Cattacin, Tau, 2019). Per i tipi di donzelli ha pubblicato Morire a Mattmark (2015, Premio «La valigia di cartone 2015»), Marcinelle, 1956 (2016) e Breve storia dell’emigrazione italiana in Svizzera (2018). Ha diretto, insieme a F. Gamba, M. Nardone e S. Cattacin, Covid-19. Le regard des sciences sociales (Seismo, 2020); e curato, con G. di Lello, Dalla parte di John Fante. Scritti e testimonianze (Carocci, 2020).