Description
Qual è il nostro sguardo sulla guerra? In che modo i nuovi media hanno trasformato i conflitti e hanno mutato il nostro modo di guardare gli eventi bellici rispetto al XIX secolo? Che rapporto esiste tra la percezione (o la crescente anestesia) in relazione alla violenza bellica e i media che la mostrano (o la rimuovono)?
Le guerre da sempre sono portatrici di violenza, sangue, morte; sono situazioni nelle quali prendono corpo di volta in volta modi concreti di intendere lo spazio politico, in cui si realizza uno specifico modo di vivere dell’uomo. A un secolo dallo scoppio della Prima guerra mondiale – la prima guerra fotografata in massa, in modo diffuso e dissonante –, a settant’anni dalla Liberazione e dalla chiusura dei campi di sterminio, questa raccolta di studi intende tornare a riflettere su alcuni momenti fondamentali di trasformazione della guerra all’interno della storia contemporanea, a partire dalle immagini cui tali eventi bellici sono connessi. Se le guerre sono i luoghi di esplosione della violenza pura, le immagini ci aiutano a capire se e come i paesaggi che hanno preso forma intorno al fuoco della guerra sono cambiati nel corso del tempo. Le immagini danno un volto alla guerra, indicano il senso (e l’assenza di senso) di un conflitto, in modo consapevole o meno sono prese di posizione politica nella storia.
Biographical notes
Maurizio Guerri lavora all’Istituto nazionale Ferruccio Parri e insegna Filosofia Contemporanea e Storia della Comunicazione Sociale presso l’Accademia di Belle Arti di Brera. Tra le sue pubblicazioni: Aldo Carpi. Arte, vita, resistenza, 2018; Filosofia della fotografia (con Francesco Parisi), 2013; Necessità dell’estetica, potenza dell’arte, 2012; La mobilitazione globale. Tecnica, violenza, libertà in E. Jünger, 2012; Ernst Jünger. Terrore e libertà, 2007. Ha curato l’edizione italiana di diverse opere tra cui: Petter Moen, Diario (2018); Ernst Jünger, Edmund Schultz, Il mondo mutato. Un sillabario per immagini del nostro tempo, 2017; Ernst Jünger, Friedrich Georg Jünger, Guerra e guerrieri. Discorso di Verdun, 2012. È tra gli autori delle voci di Costellazioni. Le parole di Walter Benjamin, a cura di A. Pinotti, 2018.
Con i contributi di Davide Steccanella, Stefano Radice, Max Guareschi, Juri di Molfetta, Nicolò Rondinelli, Domenico Mungo, Enrico Astolfi , Duka, Angelo Petrella, Francesco Berlingieri, Andrea Ferreri, Marco De Rose, Giuseppe Ranieri, Bruno Barba