Description
Il romanzo indaga il desiderio sessuale e il suo curioso rapporto con l’amore (che dura al massimo “cento notti”, ma spesso molto meno, poi non scompaiono il desiderio e il piacere, ma sì il turbamento e la meraviglia). Insegue il piacere di guardare dal buco della serratura cosa fanno gli altri mentre credono che nessuno li veda. È una festa della promiscuità, che viene legittimata come saggia gioia naturale, perché “i monogami, come i sedentari o gli ignoranti, muoiono senza conoscere davvero il mondo”. La storia si costruisce su due filoni: uno è un’inchiesta sulla fedeltà, che sottopone a sorveglianza gli intervistati che hanno dichiarato di non tradire mai il proprio partner: più della metà mente. Qui vengono offerti, come cammei quasi per celebrare una sorta di “promiscuità letteraria”, cinque brevi rapporti su singoli casi scritti da cinque colleghi spagnoli autori di noir: Edurne Portela, Manuel Vilas, Lara Moreno, Sergio del Molino e José Ovejero. L’altro è la confessione della voce narrante, l’affascinante madrilena Irene, che a 59 anni racconta la sua vita, dagli studi universitari a Chicago fino all’attività di detective in Spagna. Da giovane annotava su quaderni le relazioni con i suoi molti amanti, con la scusa della scienza ma con accesa passione. L’amore per l’argentino Claudio, ludopata indebitato e coinvolto in oscure storie familiari e politiche, la segna fino a trasformarla in criminalista per scoprire chi lo uccide in modo misterioso. Per anni è l’amante di Adam Galliger, un miliardario filantropo newyorkese finanziatore dell’inchiesta sulla fedeltà, che alla fine le affida la sorprendente indagine sulla propria moglie Harriet.