Description
Obbiettivo di questo fascicolo di Meridiana è ribaltare il tradizionale percorso di riflessione promosso dagli studi sulle mobilitazioni dei lavoratori in ambito storico-sociale, il cui focus è stato spesso costituito da una interpretazione della lotta quale elemento accentratore delle pratiche di solidarietà. Nel nostro caso invece si è deciso di esplorare il tema della solidarietà del lavoro in contesti trasformativi, portando al centro dell’analisi non la lotta ma le relazioni interpersonali e le reti sociali che fanno da ponte tra gruppi di lavoratori altrimenti separati, culturalmente distinti o geograficamente distanti, ma anche tra quei lavoratori poco «inclini» al conflitto manifesto o professionalmente isolati.
Il tema attorno al quale abbiamo scelto di inquadrare le questioni del lavoro riguarda la solidarietà, intesa quindi come disposizione a creare legami di supporto reciproco e pratiche di collaborazione. La solidarietà a lavoro dialoga costantemente con il tema delle mobilitazioni che abbiamo preferito declinare come «movimenti» per cogliere allo stesso tempo i mutamenti del lavoro, ovvero le sue trasformazioni in termini di organizzazione, condizioni e relazioni e le eventuali mobilitazioni che ne conseguono, coinvolgendo i lavoratori e le società nelle quali il lavoro viene caricato di senso.
I saggi raccolti in questo numero esplorano in primo luogo le ragioni e i fattori materiali e culturali che favoriscono o ostacolano l’unione dei lavoratori in contesti di mutamento: chi stabilisce relazioni solidali e per quali ragioni? Le solidarietà a lavoro sono state colte tra le maglie delle trasformazioni del lavoro, a dimostrazione del fatto che esse si concretizzano simultaneamente ai processi trasformativi e non a posteriori come risultato di un evento esclusivo o fatto improvviso quale può essere lo sciopero. Il tema della solidarietà, a sua volta, è servito a interrogare il contenuto e la funzione del secondo significato del concetto di movimenti, ovvero la capacità di azione dei lavoratori.
La strada che abbiamo seguito per un’analisi sistematica della connessione tra i movimenti e le solidarietà del lavoro parte dalla constatazione che le relazioni solidali tra i lavoratori non possono essere dedotte a priori ma solo osservate empiricamente e ricostruite contestualmente, dal momento che gli attori interessati appartengono a gruppi sociali elastici e mutevoli. Intrecciando questi tre temi chiave – i movimenti, le solidarietà e il lavoro – questo numero di «Meridiana» vuole contribuire alla conoscenza scientifica sulle trasformazioni del lavoro, estendere gli scopi empirici e concettuali della letteratura esistente sulle mobilitazioni e alimentare il dibattito sociale sulla possibilità di fare rete. A tal fine, si sono scelti alcuni casi studio portati avanti negli ultimi anni sia in Italia che fuori da questa, comparando quindi i risultati di ricerche sui lavoratori della Fiat a Melfi così come sugli operai che occuparono ed autogestirono le fabbriche in Argentina ed in Francia; il lavoro volontario dei richiedenti asilo in Italia e la riappropriazione di spazi e pratiche rurali in Val Susa come conseguenza ai movimenti No Tav.