Description
Il destino di Nicola Benois era senza dubbio segnato. Oltre ad avere molti avi già attivi nel campo dell’arte e della scenografia, si trovò a crescere in un ambiente creativo di alto livello. Casa Benois era frequentata dagli artisti più geniali del momento, come Stravinskij e Chagall, e il padre Aleksandr fu tra i fondatori, insieme a Djagilev, dei celeberrimi Ballets Russes. Qualche anno dopo la Rivoluzione, i Benois lasciarono la Russia per trasferirsi a Parigi mentre Nicola si stabilì a Milano lavorando alla Scala per mezzo secolo e ricoprendo il ruolo di direttore dell’allestimento scenico per quasi trentacinque anni. In queste sue memorie, appassionate, affettuose e anche ironiche – che compaiono in Italia per la prima volta a cura di Renzo Allegri –, emergono i ritratti di tutti i più grandi musicisti, cantanti e registi del ’900, ma il valore di queste pagine va oltre una pure gustosa aneddotica. Benois riferisce infatti molti dettagli inediti riguardo a fatti e vicende non solo del mondo del teatro, ma anche relativi agli eventi storici vissuti in prima persona in Russia, durante gli anni della Rivoluzione bolscevica, e poi in Italia durante e dopo il Fascismo.
Biographical notes
Nicola Benois (1901-1988) apparteneva a una famiglia di origine francese emigrata in Russia nel ’700 e assurta presto a un grande prestigio, soprattutto in campo intellettuale.
Dopo gli studi all’Accademia di belle arti di Pietroburgo, dove dimostrò subito il suo talento pittorico, a soli 22 anni venne nominato direttore dell’allestimento scenico dei teatri di Pietroburgo. Nel 1924 emigrò prima a Parigi e poi a Milano, chiamato da Toscanini, il quale nel 1936 sostenne la sua nomina a direttore dell’allestimento scenico del Teatro alla Scala, incarico che Benois mantenne fino al 1970.