Description
Vincitore del Premio Clarìn
Si segga sulla tavoletta del water. Se vuole. Non creda che la stia obbligando. Ho solo pensato che pu stare pi comodo seduto sulla tavoletta del water. Io per esempio ho preso una sedia e l’ho messa accanto alla porta.
Le racconter qualcosa.
Non brontoli. Le far male e, inoltre, non ci guadagner niente. Pu anche salirle la pressione. Glielo giuro. A me successo. Qualcosa. Le racconter qualcosa che ho tanta voglia di raccontarle. Per favore. Faccia il bravo. Stia zitto una buona volta, si calmi, la smetta di dare colpi alla porta come uno sciocco e ascolti tranquillo, non le far certo male ascoltarmi.
Le conviene, so quello che dico.
S’impara sempre dai vecchi. Ovvio che voi, intendo voi giovani, pensate di no, che non si pu imparare niente da una vecchia cos vecchia come me. Ho novantatré anni io. Vado per i novantaquattro. Un bel po’, vero?
Si ha quest’impressione, non glielo nego, ma la verità che succede davvero in fretta; non fai in tempo a renderti conto di essere viva che gi devi morire. Forse lei non mi crederà, ne ha tutto il diritto. Eppure le ripeto che il tempo passa in fretta, il tempo vola, come dice la gente. E nemmeno te ne accorgi. Ti sembra che tutto sia accaduto ieri, o un istante prima di ieri. Ma non voglio intrattenerla con certe questioni: se mi lascia fare, le racconto ci che voglio raccontarle riguardo a mia madre, ed ecco qua, le prometto che poi non la importunerò più .
Si, riguardo a mia madre.
Biographical notes
Federico Jeanmarie è uno scrittore argentino (Baradero, 1957). E' stato professore all’universitario di Buenos
Aires. Finalista del Premio Herralde nel 1990, ha vinto il Premio Emecé 2008 con il romanzo Vida interior e il Premio Clarìn 2009 con il romanzo Màs liviano que el aire.