Description
“La pace – ‘questa parola rotonda come una sfera’ – è stata il tema costante, ossessivo, il grande tema dei temi che ha improntato l’intera esistenza di Zavattini: quarant’anni di invocazioni, idee, progetti, interviste, di appelli all’umanità, di battaglie. Un tema che ha svolto in ogni forma, dall’annotazione nel quotidiano diario al talk epistolare giornalistico, radiofonico, e in ogni genere: letterario, teatrale, cinematografico, pittorico, e persino fumettistico. In lui, tema politico per eccellenza, che non ha mai abbandonato e per il quale anzi si è speso con una ostinazione inesauribile, generosa, implacabile.
Un impegno politico e sociale, un compito civile, morale, umanitario, che oggi nessun protagonista della storia dopo Gandhi, Martin Luther King, Nelson Mandela, nessun opinionista o intellettuale – qui da noi e nel mondo – appare incline a perseguire con tanto accanimento.”
Valentina Fortichiari
Per la prima volta questo volume raccoglie quarant’anni di impegno contro la guerra di Cesare Zavattini, scrittore, poeta, sceneggiatore di capolavori del nostro cinema.
Un grande atlante della pace – presentato da Valentina Fortichiari e con una postfazione di Gualtiero De Santi – composto di sceneggiature e idee per film, interventi, lettere pubbliche e messaggi agli amici, con molti materiali inediti, per raccontare l’instancabile contributo alla vita civile di un maestro della letteratura italiana.
Biographical notes
Cesare Zavattini nasce a Luzzara, in provincia di Reggio Emilia, nel 1902 e muore a Roma nel 1989. È stato sceneggiatore, giornalista, commediografo, scrittore, poeta e pittore. Come sceneggiatore ha lavorato con Mario Camerini, Mario Bonnard e Alessandro Blasetti prima di iniziare un lungo sodalizio con il regista Vittorio De Sica. La loro collaborazione darà vita ad alcuni dei più grandi capolavori del cinema neorealista italiano da Sciuscià a Ladri di biciclette senza dimenticare Miracolo a Milano e Umberto D.
Ha scritto sceneggiature, tra gli altri, anche per Luciano Emmer, Alessandro Blasetti, Luchino Visconti, Alberto Lattuada e Giuseppe De Santis.