Ogni essere umano ha il proprio “poggio delle ginestre” da raggiungere, nel quale far volare liberi i propri sogni e lasciar vivere le storie del cuore. La silloge poetica Il poggio delle ginestre e altre storie, della raffinata autrice Nicoletta Di Cecio Crobu rappresenta, come la ginestra, un grande simbolo di speranza per il lettore, che viene invitato alla resilienza dell’animo, a non mollare mai, a non cancellare la memoria e a non smarrire la facoltà della fantasia.

Sono nata in terra campana, a Capua, il 1 febbraio 1962, dopo la scuola ho cominciato a partecipare a vari concorsi per approdare nel mondo del lavoro e nel 1984 ho vinto il concorso bandito dal Ministero della Difesa per acquisire nei propri organici personale civile; è dal 1984 che vivo e lavoro a Grosseto prima presso il 21° Gruppo Radar di poggio Ballone; poi dopo circa un decennio trasferita presso il Parco Materiali Artiglieria in Grosseto. Dopo una lenta e lunga agonia le superiori autorità hanno decretato la soppressione del glorioso PMA e dal 16 marzo 2016 sono stata trasferita presso il Reggimento “Savoia Cavalleria” (3°) dove a tutt’oggi presto servizio. La mia storia come poetessa è piuttosto lunga ed articolata e sarebbe complicato ridurla in sì poco spazio… molti sono stati i riconoscimenti ricevuti, sono stata, tra l’altro, nominata Accademica “VALENTINIANA” per le arti, la letteratura e la poesia; e nominata Accademica “ORAZIANA” dall’Accademia dedicata a “Publio Orazio Flacco” per aver contribuito con le mie liriche ad arricchire il moderno mondo letterario.