Description
Nel corso degli anni, Federer ha fatto sembrare il tennis uno sport straordinariamente semplice: cesellando rovesci, volteggiando per colpire di dritto, saltando per uno smash, ha incantato il mondo per l’eleganza dei suoi gesti atletici e ha ridefinito il concetto di bellezza. Ma la strada che lo ha portato a diventare il numero 1 al mondo non è stata affatto semplice: da adolescente lunatico e nervoso, Federer è diventato un campione di autocontrollo, un esempio di sportività e lealtà in un mondo – quello del tennis – dominato dal cinismo. Dal Sudafrica al Sudamerica, dal Medioriente alla Svizzera, passando per i quattro tornei del Grande Slam, quello di Federer è stato un viaggio eccezionale, costellato di epocali vittorie e di alcune brucianti sconfitte, e forse non è ancora destinato a finire.
Christopher Clarey, uno dei più importanti giornalisti sportivi in attività, ha visto Federer esordire a Parigi e lo ha poi seguito in giro per il mondo, raccogliendo più interviste di chiunque altro. Ora firma questo ritratto che non è né il primo né l’unico testo biografico su Roger Federer, ma che ne racconta la vita e la carriera come nessun giornalista avrebbe potuto fare: attraverso le interviste ai membri del suo team, a familiari e amici, e ai suoi storici rivali – da Nadal a Djokovic, da Pete Sampras a Andy Roddick – in queste pagine riusciamo a intuire la grandezza di un tennista davvero incredibile sia dentro che fuori dal campo.
Biographical notes
Christopher Clarey segue da trent’anni i principali eventi sportivi mondiali per il «New York Times» e l’«International Herald Tribune», dividendosi tra la Francia, la Spagna e gli Stati Uniti. È una delle maggiori autorità in campo tennistico e ha raccontato il suo primo torneo del Grande Slam nel 1990 a Wimbledon. Nel 2018, ha ricevuto dall’International Tennis Hall of Fame lo Eugene L. Scott Award, un premio alla carriera per «avere saputo comunicare il tennis in modo onesto e critico» e per «il significativo impatto avuto sul mondo del tennis». In passato vincitore del premio dell’Associated Press Sports Editors è stato un giocatore di tennis al Williams College e ha viaggiato e lavorato in oltre settanta Paesi in sei continenti.