Description
La trasfigurazione del banaleè un viaggio tra espressionismo astratto e pop art, arte concettuale e minimalismo, racconti di Borges e quadri di Bruegel, poesie di Auden e grandi nomi del pensiero filosofico. In pagine divenute un imprescindibile punto di riferimento per i critici contemporanei, Danto tenta di cogliere l'essenza dell'arte rifiutando la tesi tradizionale della sua 'non definibilità'. A 'far la differenza' sonole relazioni che legano la 'cosa' a elementi che l'occhio non può cogliere: «un'atmosfera di teoria artistica, una conoscenza della storia dell'arte», un 'mondo dell'arte'. Tradotto in tredici lingue, è il libro che ha suscitato le più accese discussioni nella filosofia dell'arte e nell'estetica, dal dopoguerra a oggi.
Biographical notes
Stefano Velottiè docente di Estetica nel Dipartimento di Filosofia della Sapienza Università di Roma. Per alcuni anni ha insegnato negli Stati Uniti (Stanford, UCLA e Yale) e halavorato per programmi di Radio Tre. Scrive per le pagine culturali di quotidiani e periodici nazionali. Per Laterza è autore, tra l'altro, di Storia filosofica dell'ignoranza (2003) e curatore del volume di Arthur C. Danto, La trasfigurazione del banale (2008). Per i nostri tipi ha anche scritto e curato con Alessandro D. Conti un manuale di filosofia per i licei, la cui ultima edizione è Le strade del pensiero (2020).
Arthur C. Danto (1924-2013), filosofo e critico d'arte statunitense, è stato Johnsonian Professor of Philosophy alla Columbia University di New York. Tra le sue pubblicazioni di filosofia, estetica e critica d'arte, in italiano: Filosofia analitica della storia; La destituzione filosofica dell'arte; L'abuso della Bellezza; Dopo la fine dell'arte; Andy Warhol; Nietzsche filosofo; Che cos'è l'arte; Arte e poststoria. Conversazioni sulla fine dell'estetica e altro (con D. Paparoni).