Description
Viviamo in una situazione paradossale. La scienza dei nostri giorni nasce – sotto vari profili – come bene pubblico, ma finisce con l'essere privatizzata. Viviamo in una situazione paradossale. La scienza dei nostri giorni nasce – sotto vari profili – come bene pubblico, ma finisce con l'essere privatizzata. Questo meccanismo di privatizzazione della conoscenza produce diseguaglianza sociale e contribuisce ad una distribuzione disomogenea dei redditi e dei patrimoni che sta minando le fondamenta degli stati e la convivenza sociale.
Salute umana, cambiamento climatico, governo dei dati: sono queste le sfide cruciali per la prossima generazione. Non è possibile affrontarle senza smettere di trasformare la scienza in un bene privato. Occorre invece creare infrastrutture pubbliche ad alta densità di conoscenza, sintesi ideale del modello dell'infrastruttura di ricerca e di un nuovo tipo di impresa pubblica.
Biographical notes
Massimo Florio è professore di Scienza delle finanze nell'Università di Milano. I suoi interessi di ricerca riguardano l'analisi costi-benefici, l'impresa pubblica e le privatizzazioni, le industrie a rete, l'impatto socio-economico della scienza. Ha diretto progetti di ricerca per Commissione europea, Parlamento europeo, Banca Europea degli Investimenti, OCSE, CERN, Agenzia Spaziale Italiana. Tra i suoi libri:Investing in Science (MIT Press); Network Industries and Social Welfare (Oxford University Press); Applied Welfare Economics (Routledge); The Great Divestiture (MIT Press).