Description
L’insormontabile imprecisione della manifestazione dell’Uno costituisce il filo conduttore dei saggi qui raccolti. Essi vertono su tre protagonisti, tra i più vivaci e creativi, dell’effervescente e lacerata età rinascimentale (Nicola Cusano, Giordano Bruno, Michel de Montaigne) e attraversano temi che si dispongono su due versanti: su quello antropologico sono affrontati la formazione della personalità e la conseguente prospettiva educativa, la ricerca della pace tra le religioni, la pietas come vincolo primordiale tra tutti i viventi e il suo porsi a fondamento dell’etica, la saggezza come mestiere di vivere, la tolleranza. Sul versante teorico si assume a paradigma di una teoria dialettica dell’imprecisa contrazione la filosofia di Bruno sullo sfondo e nel confronto con la sua matrice cusaniana. I tre saggi incentrati sul Nolano e su alcuni suoi fini interpreti intendono mostrare l’originalità della consapevole scelta di questi di perseguire un modello teorico che squaderna il pensiero dell’Uno in due registri teorici paralleli, quello dell’immanentismo naturalistico e quello dell’idealismo trascendente.
Biographical notes
Sandro Mancini insegna Filosofia Morale all’Università di Palermo. Ha scritto: Socialismo e democrazia diretta (1977); Sempre di nuovo. Merleau-Ponty e la dialettica dell’espressione (1987, 20012); Oh, un amico! In dialogo con Montaigne e i suoi interpreti (1996); Umano e nonumano tra vita e storia. Lévi-Strauss, Jonas e la ragione dialettica (1996); La sfera infinita. Identità e differenza nel pensiero di Giordano Bruno (2000); L’orizzonte del senso. Verità e mondo in Bloch, Merleau-Ponty, Paci (2005); Congetture su Dio. Singolarità, finalismo, potenza nella teologia razionale di Nicola Cusano (2014).