Description
Questo libro ripercorre uno snodo cruciale del dibattito fenomenologico francese intorno al complesso articolarsi delle nozioni di chair e corps, sullo sfondo di una riappropriazione critica dell’eredità husserliana. Attraverso un’inusuale lettura incrociata delle riflessioni di Lévinas, Sartre e Henry, l’autrice assume la ricezione delle Meditazioni cartesiane come luogo privilegiato per indagare il tema dell’esperienza del corpo entro e al di là dell’idealismo trascendentale: un invito a ripensare l’irriducibile singolarità della soggettività incarnata e desiderante.
Se l’esiguità di riferimenti espliciti tra gli autori trasferisce il confronto sul piano del non-detto, l’inedito talvolta suggerisce le intersezioni.
Biographical notes
Rosa Spagnuolo Vigorita ha conseguito il Dottorato di ricerca in Scienze filosofiche all’Università degli Studi di Napoli Federico II e il Doctorat de recherche en Philosophie all’Université Catholique de Louvain-la-Neuve. Si occupa in particolare delle questioni etiche e fenomenologiche relative all’embodiment nel contesto filosofico del XX e XXI secolo. Tra i suoi scritti ricordiamo il volume Accoglienza, fecondità, trascendenza. Dis-dire il soggetto con Emmanuel Lévinas (2017).