Description
In un Paese che non ha ancora curato le ferite della grande recessione indotta
dalla crisi del 2008, lo scoppio della pandemia di Covid-19 ha fatto emergere
vecchie e nuove fragilità del mercato del lavoro. Contraddizioni e insostenibilità
di un modello, quello italiano, caratterizzato da un lavoro sempre più spesso
povero, svalutato, caratterizzato da precarietà e pervaso da discriminazioni
profonde – in primo luogo di genere e di etnia – trasversali a tutti i settori del
sistema economico.
Al tempo della pandemia, quali diritti, tutele e riconoscimento sociale per gli
occupati nei settori “essenziali”? Il tentativo è di rileggere temi come la rappresentanza,
la salute, le forme di controllo, le tutele, l’accesso al reddito e
la conciliazione vita-lavoro alla luce dei fatti degli ultimi mesi, con un focus
su alcune tra le categorie al centro della crisi – tele-lavoratori, ciclo-
fattorini, autonomi, working poor, braccianti – ma anche gruppi demografici
come donne, giovani e migranti.
Un volume in cinque parti, cui hanno contribuito sociologi, economisti, esperti
di relazioni industriali, per descrivere gli scenari presenti e futuri del mondo
del lavoro, alla luce della crisi attuale e delle trasformazioni che caratterizzeranno
gli anni a venire.