Description
MARIJA JUDINA (1899-1970), una straordinaria figura di donna e di musicista russa, è rimasta per anni sconosciuta in Occidente ed emarginata dagli ambienti ufficiali della cultura sovietica, perché il regime aveva paura della sua fede senza riserve, del suo temperamento indomito e della sua in dipendenza di vedute.
Eppure è stata al centro del dibattito musicale del Novecento, amica e corrispondente di grandi compositori e interpreti di tutto il mondo. E nel contempo testimone appassionata della vita della Chiesa, della rinascita dell’arte che in URSS si faceva strada tra le maglie di ferro della censura; amica di Florenskij, Pasternak, di Solženicyn e di Aleksandr Men’.
“La novità nasce ogni giorno; esattamente come Johann Sebastian Bach ogni domenica componeva una nuova cantata, anche la nostra vita interiore deve vibrare incessantemente ed essere in continuo movimento, in attesa dell’inaudito miracolo che sta per sopraggiungerci da Dio, dal mondo, dall’uomo... Ecco come stanno le cose!”
Biographical notes
Ricercatrice della Fondazione Russia Cristiana, specialista di storia della Chiesa in Russia nel XX secolo e di storia dell’arte bizantina e russa. A Mosca ha collaborato per anni con la Nunziatura Apostolica. Nel 2009-2019 è stata Consultore del Pontificio Consiglio per la Cultura. Attualmente è Consigliere presso la missione diplomatica dell’Ordine di Malta nella Federazione russa; vive e lavora a Mosca presso il Centro Culturale Biblioteca dello Spirito.