Description
Sei bambini di uno stesso cortile, ognuno vittima di una diversa forma di violenza familiare. Un medico indifferente ed egoista, che non riconosce come suo prossimo neppure il vecchio marinaio che gli ha salvato la vita. Un anziano poliziotto, uno sceneggiatore fallito e un capomastro sullo sfondo di una Riga in trasformazione. Una casa di campagna in fiamme e una famiglia che va in pezzi, nel disegno d’un destino indecifrabile. Due bambini, fratello e sorella, in viaggio verso una città irreale, forse come loro stessi. Le storie di Osvalds Zebris catturano momenti dell’esistenza spesso invisibili a un osservatore distratto, con una attenzione particolare al linguaggio e una visione originale della realtà. I suoi personaggi paiono legati a un destino inappellabile, eppure a tutti viene data la possibilità di un’ultima scelta, la libertà di decidere della propria vita. Con una figura ricorrente nei racconti, un Mihails sfuggente e misterioso, che sembra tirare le fila della libertà di ciascuno di loro.
Biographical notes
Osvalds Zebris, (1975) è uno scrittore e giornalista lettone, ha un master in economia ed è membro dell’Unione degli scrittori lettoni. Il suo primo libro, una raccolta di racconti dal titolo Brīvība tīklos (Nelle reti della libertà), gli è valso nel 2010 il Premio letteratura lettone per il miglior debutto ed è di prossima pubblicazione in traduzione italiana con Mimesis. All’ombra della Collina dei galli (2014), scritto e pubblicato per la collana “Noi. Lettonia, XX secolo”, ha vinto nel 2017 il Premio dell’Unione Europea per la Letteratura. È inoltre autore dei romanzi: Koka nama ļaudis (La gente della casa di legno, 2013) e Māra (2019).