Description
Racconti a orologeria di Faruk Šehic è un testo in cui echeggia puntuale il suono della nostra epoca, il ritmo cadenzato del battito ora forte, ora tenue. La lingua di Šehic misura ininterrottamente il tempo dell’uomo e il tempo delle stelle, il tempo della guerra e il tempo dell’inquietudine, il passato e il futuro, quello che ci sfugge e quello che abbiamo irrecuperabilmente consumato. La vita è un orologio, ma tra il martello della lirica e l’incudine della dura prosa, lo scrittore ci parla del cambiamento. Nei Racconti a orologeria si alternano in maniera vertiginosa le nazioni e i popoli, la storia e la memoria, ma soprattutto l’individuo, il mutante, colui che è attraversato dai cambiamenti. Impercettibile a un orologio comune, la velocità di questa dissoluzione svela la fragilità di ogni identità, ma anche della nostra natura umana.
Biographical notes
Faruk Šehić, poeta, scrittore e giornalista bosniaco, è nato nel 1970 a Bihac e cresciuto a Bosanska Krupa. Ha studiato veterinaria a Zagabria fino allo scoppio della guerra in Bosnia nel 1992, quando ha fatto ritorno per arruolarsi nell’Esercito della Bosnia Erzegovina. Durante il conflitto è stato comandante di un’unità di centotrenta soldati ed è stato ferito gravemente a un piede. Dopo la guerra ha studiato Letteratura all’Università di Sarajevo. Lavora come giornalista per il settimanale BH Dani. Considerato una delle voci più autentiche e poetiche della ex-Jugoslavia, pone al centro della sua opera l’esperienza della guerra, raccontandone la quotidianità, la brutalità, ma anche l’umanità con uno stile sobrio e poetico. Ha pubblicato: Poesie in divenire (Sarajevo, 2000), Hit Depot (Sarajevo, 2003), Sotto pressione (racconti brevi, Sarajevo-Zagabria 2004), Transsarajevo (Zagabria, 2006). Il suo primo romanzo Il mio fiume (Buybook Sarajevo, 2011) ha vinto il premio Meša Selimovic nel 2012 e il Premio dell’Unione Europea per la Letteratura nel 2013.