Description
Cosa tutti noi, oggi, scegliamo veramente? L’eterodirezione e il condizionamento sembrano divenuti la norma, gli individui sono passivamente assuefatti a input che vengono da soggetti e luoghi non individuabili. Annamaria Rufino analizza le mistificazioni delle nuove “geografie” sociali e politiche del mondo medio-globale, che disseminano topos che si autoriproducono, generando slegamento tra la nostra volontà e la nostra reale capacità di fare. Dinamiche invasive che si sovrappongono impercettibilmente alle relazioni umane, permeandole e contagiandole. Il rischio è, così, la perdita di controllo dell’esperienza, causa principale dell’incapacità, appunto, di Scegliere, Decidere e Cambiare, per gli individui e per le istituzioni. L’emergenza virale del Coronavirus ha evidenziato la fragilità di tutti i sistemi, politici, economici e sociali, e ha rimesso in discussione le certezze acquisite, imponendo una nuova modalità di lettura della Sociologia della globalizzazione. “Questo è uno dei testi più originali che abbia letto sui nostri tempi attuali. Annamaria Rufino ci dà un’analisi forte e originale e in questo processo ci attira nella sua lettura della diversità delle opzioni che affrontiamo. È il tipo di testo che mette alla prova la nostra capacità di immaginare, di pensare qualcosa che possiamo effettivamente inventare.”
Saskia Sassen, Columbia University
Biographical notes
Annamaria Rufino è docente di Sociologia giuridica della devianza e del mutamento sociale all’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”. Tra le sue più recenti pubblicazioni: Il diritto possibile. Funzioni e prospettive del medium giuridico (con G. Teubner, 2011); Territorial Intelligence as Engine for the History of the Future. Research on a Mid-global Laboratory (con S. Sassen et al., 2012); Umanesimo futuro. Conosci te stesso (2014); In-security. La comunicazione della paura nell’epoca medio-globale (2017).