Description
Una telefonata lunga una vita.
«Naspini usa una lingua evocativa per avvertirci che nessuno è davvero al riparo».
Filippo La Porta – la Repubblica
Dopo la morte del marito, per Nives è un problema adattarsi alla solitudine e al silenzio di Poggio Corbello. Prendersi cura del podere senza scambiare una parola con anima viva la fa sentire come un fantasma... La notte è il momento più difficile. Poi ecco la soluzione: Giacomina. È la sua chioccia preferita, la vedova comincia a tenerla con sé. Tutte le angosce svaniscono d’incanto. Nives è sollevata, eppure non sa darsi una spiegazione: ha sostituito il marito con una bestiola. Arriva addirittura a pensare di essere felice... Finché il fattaccio: una sera Giacomina resta ipnotizzata davanti alla pubblicità di un detersivo. Rimane così, folgorata dall’oblò che gira vorticosamente. Nives ci prova, ma proprio non riesce a svegliarla. Alla fine s’impone l’ultima soluzione: chiamare Loriano Bottai, il veterinario. Quella che segue è una telefonata lunga una vita. Dall’emergenza di una gallina imbambolata lo scambio tra Nives e Loriano devia presto altrove. Tra riletture di fatti lontani nel tempo e vecchi rancori si scoprono gli abissi di amori perduti, occasioni mancate, svelamenti difficili da digerire in tarda età. Finché risuonerà feroce una domanda: com’è scoprire di aver vissuto all’oscuro di sé?