Description
Nella cultura azteca lo studio dell’astronomia ricopriva un ruolo centrale. Credenze, riti, vita sociale e religiosa dipendevano dall’osservazione del cielo e degli astri e dai calcoli matematici compiuti dai sacerdoti, straordinariamente precisi nonostante l’assenza di strumentazioni avanzate.
I codici redatti dai religiosi europei che nel ‘500 entrarono in contatto con gli aztechi dopo la scoperta del Nuovo Mondo descrivono con dovizia di particolari il complesso sistema calendariale di questo popolo e la stretta associazione fra la loro mitologia e gli astri del cielo. Questo legame è fondamentale per capire costumi e convenzioni di una civiltà che, come tutte le altre che l’avevano preceduta nell’area mesoamericana, considerava l’universo ciclico e riteneva che ogni era fosse destinata a concludersi fra immani disastri di origine naturale.
Codex 2027 è un viaggio multidisciplinare in questo mondo remoto. Grazie alle sue conoscenze astronomiche e allo studio approfondito dei codici rinascimentali, l’autore è in grado di descrivere tutte le convinzioni di un popolo persuaso che la fine dei tempi potesse avvenire ogni 52 anni, quando i calendari tornavano in sincronia. Come capiterà nel 2027.
Biographical notes
Guido Cossard, fisico, è presidente dell’Associazione di Ricerche e Studi di Archeoastronomia Valdostana. Attivo conferenziere, è autore di numerose pubblicazioni: Storia e riti di Capodanno (Rizzoli 1999), Il lungo racconto dell’Origine (con Margherita Hack e Walter Ferreri, Baldini+Castoldi 2013), Cieli perduti (Utet 2018). Ha collaborato all’Atlante dell’Universo (Utet 1998). In considerazione del contributo allo studio dei siti megalitici della Valle d’Aosta, nel 2005 la International Astronomical Union (IAU) gli ha dedicato il pianetino (4993) 1983 GR, che da allora si chiama Cossard.