Description
Un grande giallo italiano
C’è una lettera bianca accanto alla vittima...
Vincenzo Lipari, finito sul lastrico, si è suicidato. Il viceispettore Perticone, titolare dell’indagine, trova accanto al cadavere una lettera bianca. Sembra un dettaglio di poco conto, ma quando altre persone cominciano a dichiarare di aver ricevuto lettere simili, quel particolare si fa interessante. Soprattutto nel momento in cui un’analoga missiva viene recapitata anche a un pezzo grosso, Delfino, il vicepresidente dell’associazione industriali. Eppure, nonostante la scoperta di una firma criptata sulle lettere, gli inquirenti non fanno alcun passo avanti. Perché? Perticone si rende conto che deve esserci una talpa in questura: il criminale che stanno cercando continua ad anticipare le loro mosse. Solo scovando chi fa il doppio gioco, il piano folle dell’omicida potrà essere sventato.
Dall’autore di Il profanatore di biblioteche proibite, oltre 40.000 copie in Italia
Hanno scritto dei suoi libri:
«Davide Mosca fonde abilmente i materiali storici e iconografici con gli aspetti più leggendari […]. In un’indagine che si muove tra reperti, tombe profanate, libri perduti e biblioteche sotterranee.»
Corriere della Sera
«La verità sulla fondazione della Città Eterna è in mano a una setta. L’avventura del professor Lazzari tra libri perduti, tombe ed enigmi.»
la Repubblica
«Come un profanatore di alchimie, Davide Mosca, studioso di storia antica, nel suo nuovo romanzo non concede attese.»
Il Messaggero
Davide Mosca
È nato a Savona e vive a Milano, dove dirige la libreria Verso. Editorialista di «Riza Psicosomatica», ha scritto una decina di romanzi. Con la Newton Compton ha pubblicato Il profanatore di biblioteche proibite, La cripta dei libri profetici, L’ultimo Cesare, un racconto contenuto nell’antologia Giallo Natale e Non colpevole.