Description
«Le storie dei gemelli Pressburger raccontano la vita, romanzata e quindi potenziata nella sua verità, degli ebrei per lo più poveri di Budapest, prima della Seconda guerra mondiale, durante la Shoah e subito dopo la liberazione della città da parte dell’Armata Rossa. C’è il mascalzone che rincorre le donne, e anzi se le compra, ci sono i poveri che si arrangiano, ci sono donne innamorate della propria bellezza e dei propri corpi. Ci sono le provvisorie sconfitte e le temporanee vittorie e i sogni struggenti e le lacrime copiose. E sullo sfondo si sente la lingua ungherese con forti influenze dello yiddish. Ma tutto questo viene narrato in perfetto, stupendo italiano, degno dei migliori scrittori discendenti del più classico fra i classici: Manzoni.» (Wlodek Goldkorn) Sappiamo molto del ghetto di Varsavia, abbastanza del ghetto di Venezia, lo sgombero del ghetto di Roma del 16 ottobre 1943 è stato mirabilmente raccontato da Giacomo Debenedetti. Ma prima dell’infanzia dei fratelli Pressburger (Giorgio e Nicola) nell’Ottavo Distretto, del ghetto di Budapest non sapevamo niente. Eppure è qui che viene raccontata un’idea di ebraismo fatta di violini, commerci, ironia e nostalgia. E si verifica, nella piccola comunità dei mercanti, una bizzarra apparizione: Jom Tow produce salsicce, sua moglie Ester vende oche e il figlio Isacco, a dar credito alla profezia del rabbino, è destinato a grandi imprese. Nell’anniversario della morte di Giorgio Pressburger, "Storie del ghetto di Budapest" riunisce per la prima volta le "Storie dell’Ottavo Distretto" e "L’elefante verde".
Biographical notes
Giorgio Pressburger – narratore, autore e regista teatrale, saggista – è nato a Budapest nel 1937. Si è rifugiato in Italia nel 1956, dopo l’invasione sovietica dell'Ungheria. Figura importante nel panorama culturale italiano e internazionale, è stato assessore alla Cultura a Spoleto – sede del Festival dei due mondi – e direttore dell’Istituto italiano di cultura a Budapest. Tra le sue opere: le Storie dell’ottavo distretto (Marietti 1986, poi Einaudi) e L’elefante bianco (Marietti 1986, poi Einaudi), scritte col fratello Nicola; La neve e la colpa (Einaudi 1998, Premio Viareggio), L’orologio di Monaco (Einaudi 2003, Premio Mondello), Storia umana e inumana (Bompiani 2013), Racconti triestini (Marsilio 2015).
Nicola Pressburger, giornalista economico per importanti testate, si è spento nel 1985.
Wlodek Goldkorn è stato per molti anni il responsabile culturale de «L’Espresso». Ha lasciato la Polonia, sua terra nativa, nel 1968. Ha scritto numerosi saggi sull'ebraismo e sull'Europa centro-orientale.