Description
Che cosa ha significato il fotoromanzo per la cultura italiana? Cosa ne ha determinato l‘impressionante successo nel corso degli anni Cinquanta? Superando l’idea di un prodotto subculturale in cui si narrano solo banali storie d’amore a lieto fine, Silvana Turzio ripercorre l’evoluzione di questo genere, di fama ambivalente, indagandone i rapporti con il cinema e la letteratura “popolare” (dal rosa al giallo), ma non solo. Scopriamo infine che il fotoromanzo è stato un genere anche politico e di controinformazione. Arricchito da un prezioso apparato fotografico, questo viaggio nelle “storie lacrimevoli” è la più completa ricostruzione di un genere, fondamentale per portare uno sguardo più contemporaneo sulla cultura visiva popolare.
Biographical notes
Silvana Turzio ha insegnato all’Università Statale di Milano e di Bergamo. Saggista e curatrice, ha lavorato in alcuni programmi televisivi e collaborato con numerosi periodici culturali italiani e stranieri. Per il Patrimonio fotografico del ministero della Cultura francese ha prodotto mostre e cataloghi, tra cui “Corps et décors du crime” (1999) realizzata a partire da fondi archivistici istituzionali. Tra le pubblicazioni: Scala Diva (1993), Lombroso e la fotografia (2005) e Gianni Berengo Gardin (2009).