Description
Le tecnologie riproduttive rappresentano un’arena di conflitto che attraversa appartenenze politiche e religiose, campi del sapere e movimenti sociali (pensiamo alle fratture nel femminismo e nella galassia Lgbtia Queer). Questo lavoro è frutto di un approccio multidisciplinare: offre contributi di tipo medico, giuridico, sociologico e scritti politici. Ospita idee diverse e anche confliggenti su alcuni nodi riguardanti eterologa e surroga di gravidanza – aprendo interrogativi anche sulle tecniche di fecondazione in vitro, di cui non si possono più tacere i rischi per la salute di bambini e bambine. Un’altra peculiarità di questa raccolta è la presenza di contributi sia accademici sia provenienti dal mondo dell’attivismo – ove persiste la difficoltà di trovare una posizione “mediana” tra il divieto assoluto ben motivato dal fronte abolizionista e un neoliberismo riproduttivo, acritico nei confronti delle tecnologie e dei suoi costi umani. Forse proprio questi ultimi – finora rimossi dal dibattito – possono rappresentare un terreno di ricomposizione politica.
Biographical notes
Laura Corradi, ex operaia, traveller, attivista e studiosa, è impegnata nei movimenti femministi, queer, antirazzisti ed ecologisti.
Si laurea a Padova in Scienze Politiche e consegue un Ph.D. in Sociologia alla University of California di Santa Cruz, dove insegna Feminist Theory e Sociology of Sexualities. Attualmente ricercatrice e docente presso l’Università della Calabria, si occupa di studi di genere e metodo intersezionale e di sociologia della salute e dell’ambiente. Le sue pubblicazioni si possono trovare sul sito bodypolitics.noblogs.org.