Description
Due amici: Pierre Claverie, un vescovo cattolico, Mohamed Bouchikhi, un giovane musulmano. Il primo ha scelto di restare in Algeria per testimoniare Cristo dentro la violenza del terrorismo. Il secondo ha deciso di diventare il suo autista. Intorno a questi due personaggi, reali come la vita e la morte, infuria la guerra civile: siamo nell’Algeria degli anni Novanta, 150mila morti ammazzati nello scontro fratricida fra integralisti islamici e militari.
Queste due voci raccontano un’amicizia in grado di vincere, spiritualmente, anche la morte: il vescovo Pierre che resta a fianco del suo popolo come chi rimane «al capezzale di un fratello ammalato, in silenzio, stringendogli la mano». Per questo motivo oggi la chiesa lo riconosce martire. E l’autista Mohamed, ben consapevole del rischio, che resta accanto all’amico cristiano in pericolo di vita. Fino alla fine, fino a quel drammatico 1° agosto 1996. In queste pagine Pierre e Mohamed, ricostruiti con squisita profondità e impareggiabile delicatezza da Adrien Candiard, ci trasmettono un’incrollabile verità: «Amare non è forse preferire l’altro alla propria vita? Senza la morte non ci sarebbe nulla da preferire a noi stessi».
Da questo libro è stata tratta una pièce teatrale con oltre mille repliche in Francia e vari paesi.
Biographical notes
Adrien Candiard (Parigi 1982), dopo essersi dedicato alla politica, nel 2006 è entrato nell’Ordine domenicano. Oggi risiede al Cairo dove è membro dell’Institut dominicain d’études orientales (Ideo). Si occupa di islam e ha scritto anche diversi saggi di spiritualità. Nel 2017 ha ottenuto il Prix des libraires religieux per il volume Quando eri sotto il fico… Discorsi intempestivi sulla vita cristiana (Queriniana). Prossimamente EMI pubblicherà il suo pamphlet Comprendere l’islam. O meglio, perché non ne capiamo niente.