Description
L’entusiasmo per le nuove tecnologie e il loro indubbio fascino hanno portato in pochi anni a profonde modifiche dello stile di vita di gran parte del pianeta, modifiche sulle quali – come accade di frequente – non ci si è a atto interrogati, nel bene e nel male. Eppure, dopo McLuhan, la consapevolezza dell’influenza di un medium sul messaggio che veicola e su chi ne fa uso dovrebbe essere più viva che mai e portare con sé un’attenta curiosità. Questo libro vuole iniziare a investigare i riflessi che la fulminea espansione del virtuale sta avendo sui modi di costruire relazioni nella società ed elaborare strategie che consentano di arricchire il mondo della vita, la sua materialità e corporeità, con la nuova dimensione del cyberspazio, così che ne sia parte piuttosto che alternativa.
Biographical notes
Fabio D’Andrea insegna Sociologia all’Università di Perugia. È autore di scritti dedicati a una lettura “attuale” del pensiero di Simmel, alla socioantropologia francese e alla soggettività postmoderna. Attualmente lavora all’elaborazione di un modello complesso di conoscenza che ne recuperi le componenti simbolico-immaginali ed emotive e si occupa delle fondamenta non razionali del sociale. È fondatore e segretario della sezione “Immaginario” dell’Associazione Italiana di Sociologia.
Vania Baldi insegna presso il Dipartimento di Comunicazione e Arte dell’Università di Aveiro, in Portogallo, dove fa parte del Digital Media and Interaction Centre. Alcuni dei suoi studi vertono sulla politica della traduzione culturale, l’antropologia della tecnica e del linguaggio, la coscienza europea tra le nuove generazioni, le teorie e le pratiche sociali di ipermediazione digitale. È editor della rivista “Observatório” (OBS*).