Description
Perché mentre l’espressione “dichiaratamente gay” è così usata l’equivalente “apertamente etero” non lo è? Quali sono gli assunti che stanno alle spalle di locuzioni come “donna in carriera” o “infermiere maschio”? Perché Obama è considerato un uomo di colore con una madre bianca anziché un uomo bianco con un padre di colore? È davvero così naturale scandire lo scorrere del tempo con cicli di sette giorni che chiamiamo settimane? Se è vero che ci vuole una mente davvero insolita per intraprendere l’analisi dell’ovvio, insolitamente a ascinante è il viaggio che Zerubavel – figura singolare nel panorama della sociologia contemporanea – compie fra i mari (fra gli oceani) di ciò che diamo per scontato: l’infinità di fatti sociali che prendiamo per buoni senza neanche rendercene conto, senza neanche pensare che siano qualcosa di sociale.
Biographical notes
Eviatar Zerubavel è distinguished professor di Sociologia alla Rutgers University e capostipite della cosiddetta Scuola di Sociologia della Rutgers. Fra i maestri del pensiero sociologico americano contemporaneo, i suoi libri sul silenzio, la memoria, la vita quotidiana, i processi cognitivi e le geografi e mentali sono stati tradotti in più lingue. Alcuni campi d’indagine ormai ratificati, come la sociologia del tempo o la sociologia cognitiva, sono stati letteralmente inventati da Zerubavel. Tra le sue opere tradotte in italiano: Ritmi nascosti. Orari e calendari nella vita sociale (1985); Mappe del tempo. Memoria collettiva e costruzione sociale del passato (2005).