Description
“Quella sera d’estate in cui ha posato il suo sguardo sulle onde del mare, poco sotto l’equatore, quell’isola era diventata la sua conquista a sud del mondo, tra riti afro-brasiliani e baobab, vicino al cuore selvaggio.
Quella sua chiamata inaspettata, una mattina in cui le acque del quotidiano si sono fermate, e le notizie, anche se attese, non potevano essere ricevibili al loro giungere.
Quelle passeggiate, quelle confidenze e quelle lezioni in cui ci si accorgeva pian piano che la strada rettilinea era in realtà infinitamente sinuosa, curva, caleidoscopica, labirintica, e che proprio per questo bisognava abbandonarsi ai suoi enigmi e alle sue differenze.
Quella sua capacità di teorizzarsi, di dar prova su di sé che vita e scrittura formano un unico grande stile attraverso cui sapersi muovere nell’esistenza senza rimandarsi continuamente in un tempo che deve ancora venire.
E poi quelle notti, quelle notti lunghissime aggrappati ad un filo al buio e al silenzio, uniti dallo scorrere elementare del vitale e della sua nobile resistenza. Un’amicizia rara difficilmente pensabile oggi in cui i rapporti umani, moltiplicati e facilitati come mai prima, diventano sempre più solo dei contatti intercambiabili e sempre meno storie ed avventure inesauribili.
Chi tocca questo libro non tocca un libro, tocca un uomo.”
Enea Bianchi
Biographical notes
Giuliano Compagno è nato a Roma ma le sue origini sono palermitane e messinesi. Ha dedicato alcuni suoi scritti ai non-conformisti francesi del Novecento (Bataille, Klossowski, Perec, Drieu, Baudrillard), ha pubblicato romanzi, pamphlet comici e raccolte di aforismi. Ha scritto per il teatro di Giancarlo Cauteruccio, di Marcello Cava e di Marco Solari. Nel campo dell’opera e del teatro musicale ha avviato da anni un sodalizio artistico con Vittorio Montalti. Non ha ancora ricevuto il permesso di soggiorno nel XXI secolo ed è convinto che l’Italia non esista. Era Mario Perniola è il suo ventitreesimo volume.