Description
Antropologia pop? Può darsi. Tentativo di auto-etno-analisi? Anche. Trattatello cultural-esistenziale sotto forma dialogica? Perché no. Ciò che è certo è che queste conversazioni, registrate e trascritte tra il 2014 e il 2017, vanno nella direzione opposta alla lamentela, alla recriminazione sterile, al rimpianto. Dall’indipendenza dell’Isola al problema della lingua e della cultura sarda, dalla questione generazionale alle utopie e le distopie possibili nel proprio luogo, Casti contribuisce, in dialogo con tredici scrittori, intellettuali e artisti sardi, a una riflessione collettiva su cosa significhi essere, oggi, sardi, italiani, europei. Conversazioni con Giulio Angioni, Francesco Abate, Michela Murgia, Gigliola Sulis, Omar Onnis, Alexandra Porcu, Frantziscu Medda Arrogalla, Alessandro Spedicati Diablo, Jacopo Cullin, Pinuccio Sciola, Giancarlo Biffi , Elena Ledda, Marcello Fois
Biographical notes
Giacomo Casti è nato e vive in Sardegna. Laureato in Lettere con indirizzo antropologico, si occupa di letteratura, teatro (regista e autore con Antas Teatro), cinema e musica. Da anni tiene laboratori di scrittura per ragazzi e adulti. È stato membro del direttivo della Fondazione Giuseppe Dessì; è socio fondatore dell’Associazione Chourmo, che da sedici anni organizza a Cagliari il Marina Cafè Noir – Festival di letterature applicate. Da molti anni si occupa della realizzazione di spettacoli e reading musicali su testi propri e di vari autori.