Frankenstein

Publisher:
Year:
2018
ISBN:
9788833531182
DRM:
Adobe

€14.99

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Description

Tragedia dell’io diviso, epigono dei macchinosi orrori gotici e insieme precursore della fiaba fantascientifica, Frankenstein è tutto questo e molto di più, giacché ancora non è stata coniata definizione sintetica che possa esaurirne la complessità e la fecondità fantastica. Scritta da un’esordiente appena diciannovenne, l’«opera germinale» di Mary Shelley, cui arrise presto un eccezionale successo di pubblico, ha attribuito definitiva cittadinanza nell’immaginario collettivo ad alcune stereotipie assai longeve, che tenderanno ad assumere nel corso del tempo un’importanza via via maggiore, fino a divenire miti ineludibili della modernità. Il lacerante conflitto tra un Creatore deluso e la sua Creatura ripudiata, l’obbrobrio del Mostro generato dalla luciferina presunzione dell’Uomo, la responsabilità (e, infine, la colpa) derivante dalle formidabili applicazioni di una scienza cieca e superba, il soccombere dell’innocenza nativa oppressa da congiunture ostili che non tardano a rivelarsi espressione di universale perversità… Oltreché riverbero di motivi speculativi al centro del dibattito intellettuale dell’epoca, questi e altri temi sottesi al plot della vicenda offrono tuttora appiglio ad altrettante riflessioni, infondendo una nuova scintilla vitale nel guazzabuglio di membra che torna ad agitarsi sotto i nostri occhi.


Note biografiche

MARY WOLLSTONECRAFT GODWIN SHELLEY (1797-1851), figlia del pensatore anarchico William Godwin e della filosofa femminista Mary Wollstonecraft, fu la seconda moglie di Percy Bysshe Shelley, forse il più rappresentativo tra i poeti inglesi della cosiddetta seconda generazione romantica. Oltre il celeberrimo Frankenstein (1818), l’autrice pubblicò altri racconti e romanzi di misto soggetto storico e fantastico: ricordiamo fra i tanti Valperga; or, The Life and Adventures of Castruccio, Prince of Lucca (1823), The Last Man (1826), The Fortunes of Perkin Warbeck (1830), Lodore (1835), Falkner (1837). Matilda (1820), il suo secondo cimento narrativo, venne pubblicato postumo soltanto nel 1959.
Sara Noto Goodwell, al pari di altre realtà emergenti nel panorama editoriale non soltanto italiano, è un collettivo «aperto» di scrittori, traduttori e curatori – di gusti e orientamenti letterari perfettamente condivisi – nato da amicali scambi di idee tra professionisti del settore (Davide, Massimo, Riccardo e Susan, consigliati con discrezione da Luca e Vincenzo). Al momento ne fanno parte Aurelia e Massimo Scorsone.


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