Description
1919-1943: tra queste due date si snoda la vicenda di In piedi e seduti, una storia che è Storia di un Paese in un periodo particolarmente cruciale, ma che soprattutto è, storia degli italiani, di «quegli» italiani (forse non tanto diversi dagli italiani dei nostri giorni). Leo Longanesi affronta la materia da par suo, e ancora a caldo (siamo, quando il libro venne pubblicato, nel 1948, e la data significa pur qualcosa), senza timore di scottarsi. La ricostruzione – quasi il romanzo di una generazione – è ricca di humour, brillante, talora salottiera, qua e là impietosa, sempre rispondente a un bisogno di verità: il romanziere per immagini, il cronista d'eccellenza, il giornalista di razza, l’italiano che ha vissuto si alternano e si danno una mano reciprocamente. Il libro che ne risulta, più che al memorialista, più che allo storico, appartiene all’indagatore di costumi (e di malcostumi): è un saggio sui «carattere nazionale» degli italiani, quale emerge pienamente nell’inestricabile intrico di tragedia e di farsa che contraddistingue gli anni dall’avvento del fascismo (l’Italia «in piedi») alla sua caduta (l’Italia «seduta»).
Biographical notes
Leo Longanesi (1905-1957), giornalista, scrittore, pittore, disegnatore e caricaturista, ha fondato alcuni periodici che ebbero un’importante funzione nella vita politico-culturale italiana: nel 1926 il quindicinale L’Italiano, nel 1937 il settimanale a rotocalco Omnibus (primo nel suo genere), nel 1946 il mensile Il Libraio, nel 1950 il settimanale Il Borghese. Nel 1946 creò la casa editrice che porta ancor oggi il suo nome e presso la quale pubblicò Parliamo dell’elefante (1947), In piedi e seduti (1948), Una vita (1950), Il destino ha cambiato cavallo (1951), Un morto fra noi (1952), Ci salveranno le vecchie zie? (1953); postumi apparvero Me ne vado (1957), Il meglio di Leo Longanesi (1958), L’italiano in guerra (1965), la raccolta di articoli Fa lo stesso (1996) e Il generale Stivalone (2007). Presso altri editori sono usciti Il mondo cambia (1949), Lettera alla figlia del tipografo (1957), I borghesi stanchi (1973). Nel 2016 è uscita un’antologia di suoi scritti, Il mio Leo Longanesi, a cura di Pietrangelo Buttafuoco.
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