Description
Questo testo cerca di ricostruire il dibattito epistemologico sulla partecipazione nella prospettiva
degli studi “comunitari” e istituzionali” a partire dalle molteplici esperienze che, a partire dalla
metà del secolo scorso, hanno caratterizzato il dibattito in contesto educativo fino ai nostri giorni.
“Más allá de una perspectiva dialéctica” direbbe Bergua, il punto critico del dibattito è insito
nel fatto di considerare approcci culturali antagonisti concepiti come depositari della verità ossia,
anteponendo la propria idea di valore a un’altra idea di valore. Lungo questa relazione, il ruolo
mediativo della riflessione pedagogica e della prassi educativa è proprio quello di modulare tra
la domanda dei soggetti e dei gruppi in quanto istanze emergenti di tipo istituente e l’ordine sociale
istituito con riferimento alle risposte che danno le istituzioni. Ovvero, si tratta di provare
a ricomporre le fratture tra universi micro individuali e gruppali con quelli macro istituzionali.
Da questa prospettiva, le società che si auto-organizzano possono solo formarsi tramite la cultura
nei contesti dove è possibile educarsi a dispositivi egualitari.
Partendo da una sintetica ricostruzione storica delle molteplici esperienze di educazione comunitaria
e istituzionale, il lavoro si orienta sul ruolo della ricerca azione partecipativa (IAP)
Rispetto alla riformulazione che nel presente lavoro stiamo compiendo sulla Ricerca azione parteicpativa
sistemica, RAP-s, pare opportuno introdurre il fatto che in una prospettiva ecologicosistemica
la RAP-s assuma un ruolo di mediazione e regolazione facilitando e monitorando
processi di autonomia interdipendenza (co-evoluzione) tra cittadini, gruppi, comunità, istituzioni
ossia tra emergenze di tipo istituente e cristallizzazioni sociali di tipo istituito.
In tal senso, essa promuove processi di apprendimento in termini di crescente partecipazione
alla vita sociale. La RAP-s, in una prospettiva metodologica più che ideologica, risulta necessaria
proprio nei momenti di incertezza dove le tensioni tra cittadini-comunità-istituzioni possono
dare impulso, ove opporunamente mediate (facilitate e monitorate da un dispositivo educativo)
a nuove forme di ri-organizzazione più complessa delle relazioni che tra essi instaurano a fronte
di motivazioni, bisogni di tipo istituente che chiedono cittadinanza.
Biographical notes
Salvatore Patera, 1977. Sociologist and Ph.D in Education. Currently, I’m adjunct professor
(profesor asociado para España) for: Evaluation/Planning of Educational Interventions and Experimental
Pedagogy at the Faculty of Educational, Political and Social Sciences - University
of Salento. I was post-doc research fellow at the Department of History, Society and Human
Studies - University of Salento. My research’s topics are: participatory action-research, participatory
evaluation/planning, community education and evaluation/planning competences). I’m
a founding member and Vice-President of the Company (Spin-off University of Salento)
“Espéro” Ltd. – Advanced training services and I’m a founding member and Advisor of “Innovars
- Association of spinoffs and startups in Apulia Region”. I’m Vice-President of “Red Iberoamericana
de Animación Sociocultural (nodo Ecuador). I was Visiting Researcher at the
CSIC-CCHS-IPP in Madrid and I was Visiting Professor at University of Zaragoza (Spain) and
Universidad Politécnica Salesiana (Ecuador). As Invited researcher, I’m member of the Research
Group: GICCEES - Grupo de Investigación de Ciencias de la Educación Superior – Universidad
Politécnica Salesiana (Ecuador).